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CASALEGGIO, I BIG DATA E ...

LE COSINE DI NICOLA DARIO

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Il manifesto di Casaleggio

Davide Casaleggio, in una diretta video online insieme alla socia in Rousseau Enrica Sabatini, ha pubblicato il Manifesto ControVento. Principi e valori del modello Rousseau, quindici pagine che contengono i suoi undici principi:

1. Il voto è dibattito.

2. Le regole non sono scritte per gli amici.

3. La formazione è la madre della competenza.

4. Rinnovare vuole dire evolvere.

5. Uno non vale l’altro.

6. La piramide è rovesciata.

7. La comunità è maggiore della somma delle sue parti.

8. Il sogno non è utopia.

9. L’esempio è cambiamento.

10. La felicità è partecipazione.

11. Nessun limite all’immaginazione

Big Data

Che il Big Data sia destinato a essere usato per governare è sempre più probabile. Che ciò sia per il meglio è tutto da verificare. Da questo punto di vista, l’esperienza più avanzata di utilizzo della massa di dati per fare funzionare l’amministrazione pubblica e la politica nella direzione voluta, quella cinese, è da studiare. Il Sistema dei crediti sociali messo in pratica dal governo di Pechino — un progetto al quale il presidente Xi Jinping tiene molto — è spesso ritenuto un esempio di società del Grande fratello: controllo e punizione/premio a seconda dei comportamenti. Non è del tutto così. Nei documenti e nelle intenzioni del Partito comunista cinese l’obiettivo del Sistema non è la sorveglianza politica o il tracciamento del comportamento degli individui e delle imprese. O almeno non è il fine principale: per quello, in Cina ci sono altri sistemi di sicurezza. Il Credito sociale ha ufficialmente lo scopo di «usare il Big Data per modernizzare la governance nazionale», cioè per rendere più efficace l’azione dello Stato/Partito. L’obiettivo non è insomma tanto punire i comportamenti ritenuti scorretti quanto estirparli o limitarli: in Cina sono piuttosto diffusi a causa della modernizzazione del Paese estremamente accelerata che ha creato cambiamenti sociali profondi. La punizione del «peccatore» è un effetto collaterale. Cosa significhi Credito sociale rimane non definito nelle leggi, ha notato un recente studio del Mercator Institute for China Studies: si va dai comportamenti finanziari al rispetto delle regole alle scelte morali ed etiche. Una vaghezza che lascia largo spazio alle interpretazioni, anche perché ci sono 47 istituzioni incaricate di fare funzionare il Sistema. Inoltre, ogni anno vengono emanati centinaia di regolamenti. Nel database raccolto — che per il 73% riguarda imprese, per il 13% entità dello Stato, per il 10% individui e per il 3% organizzazioni sociali — finiscono i dati che possono produrre liste nere pubbliche, della vergogna. A chi ci finisce è impedito di svolgere un ventaglio ampio di attività: per le persone, ad esempio, trovare lavoro o studiare all’università. Il Sistema cinese è però complesso, con differenze tra provincia e provincia. Ancora abbastanza inefficiente. Se si preferisce, un Fratello piccolo ma in crescita. Di certo, però, l’uso del Big Data da parte dei governi sarà una questione rilevante nei prossimi anni

Cosine:

Ho appreso che: in autunno inizieranno le riprese di Lunatic at Large, un film scritto da Stanley Kubrick nel 1950, ma mai realizzato; prima dell’addio alla famiglia reale Meghan Markle ha spostato la sede legale della sua società dalla California al Delaware, dove le tasse sono bassissime;  la McKinsey ha quasi 30 mila dipendenti e fattura 10 miliardi;  ai tempi del comunismo alla biblioteca di Leningrado ogni libro aveva una, due o tre stellette a seconda del rischio che rappresentava; in giapponese l’onomatopea «bari bari» descrive il suono di «una cittadina mentre viene demolita, accartocciata, casa dopo casa»; anche il figlio di John le Carré è uno scrittore, ma le sue opere parlano di distopie, fantascienze e ultra-tecnologia; 

Enrico Letta, a Roma, ha una casa al Testaccio in un edificio famoso tra gli anziani del quartiere perché negli anni 50 una pantera tenuta in gabbia sul terrazzo dilaniò il portiere claudicante del fabbricato incaricato di darle da mangiare; nel 2022 inizieranno a girare una serie tivù su Alex Zanardi; 

Cochi Ponzoni non festeggia mai il suo compleanno; 

Madame, salita alla ribalta con l’ultimo Sanremo, da piccola fu scartata dallo Zecchino d’Oro;

ogni chicco di mais ha il proprio dna;

Carlo Conti, tutte le sere, prima di andare a letto, recita una preghierina;

Kafka, Proust e Nabokov soffrivano di insonnia;

Boris Johnson intende creare otto zone economiche speciali (tra cui i porti di Felixstove, Liverpool, London Gateway e l’aeroporto di East Midland a Nottingham), dove le merci possano transitare senza troppi controlli, con un regime fiscale di favore e senza oneri doganali, per permettere all’Inghilterra di rivaleggiare con Dubai e Singapore ;

il giorno con più morti di Covid in Italia è stato il 3 dicembre 2020 (i decessi furono 993); 

Emily Dickinson conservava i propri capolavori in un baule; 

la zia di Paolo Bonolis aprì quattro case famiglia per ex prostitute con figli, ex carcerati, malati psichiatrici e ora l’hanno proposta per la beatificazione;

la campionessa di scherma Elena Di Francisca, a 18 anni, rimase incinta di un fidanzato violento e manesco, e decise di abortire;

Sara, la figlia di Chiara Appendino, cinque anni, ha imparato ad andare in bici senza rotelle; 

quando la moglie gli comprava il pane integrale per farlo dimagrire, Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh, morto di Covid lo scorso novembre, diceva: «Bono ‘sto cartone»;

nel 2009, Schumacher fece uno spot in cui guidava una Mercedes supersportiva, maliziosamente rossa come una Ferrari, e Montezemolo non la prese bene: «Chi si compra mai una Mercedes rossa?;l’albatro è monogamo; la marina militare cinese ormai ha più navi di quella americana;

in Inghilterra la servitù aveva soprannominato Meghan «la Duchessa Difficile» e Harry «l’Ostaggio»;

l’8 marzo 1971, durante l’incontro tra Muhammad Ali e Joe Frazier al Madison Square Garden, Burt Lancaster faceva la telecronaca, Frank Sinatra scattava foto per la rivista Life e tra il pubblico c’erano Barbra Streisand, Woody Allen, Diana Ross, Miles Davis, Bill Cosby e Norman Mailer;

lo scorso agosto la squadra dei Redskins, accusata di avere un nome razzista, ha preso come presidente tale Jason Wright, 38 anni, nero, ex consulente di McKinsey «specializzato nell’aiutare le aziende a diventare più inclusive»;

Teresa Mattei, eletta alla Camera a venticinque anni nel 1946, durante la guerra aveva fatto la partigiana ed era stata catturata, torturata e selvaggiamente violentata dai tedeschi;

Federica Pellegrini l’anno scorso, durante il lockdown, è stata sei settimane senza nuotare e non le era mai capitato;

i cristiani perseguitati nel mondo sono 320 milioni; Hayley Arceneaux, 29 anni, una gamba amputata per via di un cancro alle ossa, sarà la prima astronauta disabile;

Gigi Marzullo va dal parrucchiere ogni mattina;

la regina Elisabetta ha due nuovi cuccioli di corgi;

alle soldatesse italiane, dal 5 marzo sono stati concessi il rossetto e i capelli lunghi, di preferenza in forma di treccia e, volendo, persino sobriamente colorati;

Susanna Tamaro, dallo scorso giugno, ha smesso di guardare la tivù; i documenti dell’archivio Malaparte, messi uno in fila all’altro, misurano 28 metri.

 

 

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