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Interrogazione del segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni

"La Denso rischia di diventare l'ennesima tragedia occupazionale abruzzese"

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Crediamo che sia necessario un intervento immediato del governo nazionale per scongiurare di mettere in ginocchio centinaia di famiglie in un momento già drammatico legato alla pandemia: per questo abbiamo depositato nei giorni scorsi un'interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico chiedendogli un un'immediato tavolo nazionale.  Per questo è stata presentata la seguente interrogazione al Ministro dello sviluppo economico

Premesso che:

la Denso manifacturing, colosso industriale della componentistica per auto ha annunciato, in occasione della presentazione del piano industriale 2021-2023, 200 esuberi su 1.200 occupati nello stabilimento di San Salvo, nel vastese, in provincia di Chieti;

secondo la dirigenza il ricorso alla cassa integrazione non è più sufficiente per bilanciare la crisi provocata dalla pandemia e dalle difficoltà che investono l’intero settore dell’automotive e che hanno determinato una riduzione dei volumi produttivi dovuta al calo di vendite delle auto;

nel settore automotive va crescendo la diffusione di auto ibride ed elettriche e attualmente mancano certezze sulla produzione di componentistica per l’ibrido e l’elettrico nella fabbrica di San Salvo e tale circostanza rischia di compromettere il futuro del sito produttivo italiano che inevitabilmente risente anche degli eventi legati al delicato momento che sta attraversando il gruppo Stellantis (Fca-Psa);

secondo le rsu dello stabilimento occorre riportare la fabbrica ad essere efficiente e competitiva dopo dieci anni di risultati economici negativi attribuibili in gran parte a una pessima gestione manageriale;

il piano di esuberi tra l’altro si ripercuoterebbe inevitabilmente anche sull’indotto e rappresenta un duro colpo per il territorio di Vasto e San Salvo peraltro già alle prese con i 300 esuberi paventati alla Pilkington, azienda di componentistica per auto, produttrice di vetro. Nei territori della vallata del Trigno, del Sinello e del Sangro sono decine le piccole e medie aziende che dipendono dal futuro dei due colossi industriali Denso e Pilkington, entrambi di proprietà giapponese;

il polo industriale dell’automotive di San Salvo occupa, tra diretti e indotto, circa 3.400 lavoratrici e lavoratori;

non è ammissibile, a parere dell’interrogante, che le multinazionali non abbiano nessun vincolo sociale con il territorio e decidano puntualmente di scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori i costi della crisi-:

si interroga il Ministro per sapere: 

quali iniziative di competenza intenda assumere, anche promuovendo un tavolo di confronto con le proprietà, le parti sociali e gli enti locali e territoriali, affinché negli stabilimenti Denso e Pilkington di San Salvo venga garantita, anche in futuro, la produzione e gli attuali livelli occupazionali evitando le pesanti e negative conseguenze sociali che gli esuberi annunciati dalle dirigenze aziendali avrebbero sul territorio di San Salvo e dei comuni limitrofi;

quali iniziative di competenza intenda assumere per incentivare gli investimenti nel settore automotive con particolare riguardo all’area industriale del vastese, dove un intero comparto industriale e il suo futuro economico e sociale rischiano di essere compromessi dalla scelta delle multinazionali di anteporre le logiche del profitto di breve periodo a quelle dell’occupazione e della tutela della collettività.

 

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