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UN POMERIGGIO INCONSUETO CON GIAMPIERO BONIPERTI

IL RICORDO DI ANGELO DI PIERRO

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Forse era l'87-88, non ricordo bene, l'azienda dove lavoravo (Enel Distribuzione), ci mandò per tre giorni a Chieti, presso l'Hotel d'Angiò, per partecipare al primo corso di "alfabetizzazione informatica" che in quegli anni cominciava ad essere introdotta in tutti gli uffici aziendali. Il pomeriggio del primo giorno arrivò la squadra della Juventus, che il giorno dopo avrebbe giocato una partita di Coppa Italia con il Pescara. In pochissimo tempo, fuori dall'Hotel si radunò una nutrita folla di tifosi venuti ad accogliere la squadra del cuore, che naturalmente la polizia ha provveduto ad impedire che potesse invadere l'albergo. Tra i partecipanti al corso vi erano diversi juventini che sembravano increduli di poter incrociare, chiacchierare e chiedere autografi ai loro beniamini, per i corridoi e le sale dell'albergo, mentre quella folla acclamante di tifosi veniva tenuta lontano e a bada dalla polizia. Io che non sono juventino non mi son messo a chiedere autografi, ma non disdegnai la partecipazione a "capannelli" con diversi giocatori e dirigenti. Ricordo lo scambio di battute con Rush, Laudrup, Zoff, Cabrini, ma soprattutto Boniperti e Scirea, che mi colpirono per la pacatezza e la signorilità degli atteggiamenti e delle parole. Con la scomparsa di Boniperti, non va via solo un grande giocatore che ha fatto sognare milioni di ragazzi della mia generazione, con Sivori, Liedholm e Altafini, ma un gran signore del calcio. 

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