Tutta l’area sansalvese ha sempre fatto parte del Feudo dell’ Abbazia di Santi Vito e Salvo e poi, nel 1776, da questa è stata ceduta in enfiteusi all’ Università di San Salvo. Tale area è – come sappiamo – interposta tra il fiume Trigno, poi ruscello del Formale del Mulino, Mare Adriatico e strada Buonanotte fino al congiungimento a Croce Grossa. Invece l’area tra il Formale del Mulino ed il Fiume Trigno (praticamente la Padula) ha sempre fatto parte del Feudo D’ Avalos nell’ Università , poi Comune, di Montenero di Bisaccia.
Quanto sopra ricordato è attestato in una mappa storica che il prof. Luigi Murolo ha portato in trasmissione ed ha mostrato alle nostre telecamere.
Poteva la Padula diventare sansalvese ? Secondo Murolo si. Bisognava che il Comune di San Salvo dimostrasse all’atto dell’ eversione della feudalità nel Regno di Napoli (cioè nel 1806, allorquando i feudi sono diventati territori amministrati e non più giurisdizionalmente affidati ai feudatari) alla Commissione feudale (Tribunale istituito all’ epoca per tali vertenze) che le terre del Feudo dei D’Avalos alla Padula erano lavorate da sansalvesi.
Le cose non andarono cosi e quindi quelle terre restarono a Montenero, nell’ ambito del cui territorio, esse state durante il Medioevo, anzi fino alla menzionata eversione promossa da Giuseppe Bonaparte Re di Napoli.
Comunque chi fosse interessato a capire quanto appena sintetizzato può vedere questo video nel quale il Prof. Murolo parla anche di quanto accaduto (sempre nel 1806, cioè nel momento delle leggi eversive fatte dai francesi nel Sud Italia) nella vicina Monteodorisio, relativamente alle terre abitate e coltivate dai cupellesi di Villa Cupello, che infatti diventerà Comune affrancandosi da Monteodorisio.
Nel video, il Professore accenna anche ad una vertenza iniziata allora e chiusasi nel 1988 per le terre della Bufalara, che l’apposito Tribunale (Commissione Feudale) non ritenne di uso civico di Villa Cupello, ma proprietà degli eredi D’ Avalos, poi da questi proprietari venduti a Cirulli.
Per ciò che ci ha detto e i chiarimenti di queste complesse vicende ringraziamo di vero cuore il Prof. Murolo, che quindi ha ampiamente meritato il caffè offerto da Floriano di Caffè Roma.
Per chi volesse ulteriormente approfondire l’argomento siamo disponibili ad organizzare altri Chi c’è, c’è con Murolo… caffè compreso