“Una situazione allarmante. Si rischia di appesantire i costi che già gravano sulla produttività delle imprese che, dopo un periodo difficilissimo dovuto all’emergenza Covid-19, stanno ripartendo con buone previsioni di crescita. L’aumento delle tariffe andrebbe ad aggiungersi alle complicazioni create dall’aumento dei prezzi e dalla scarsa reperibilità delle materie prime negli ultimi mesi e al peso immutato della burocrazia, che siamo ancora in attesa venga affrontato seriamente. A questo si aggiungano i problemi che si genererebbero per le famiglie”.
Lo afferma il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Francesco Angelozzi, a proposito dell’aumento del 40% delle bollette elettriche per tutte le utenze che sono ancora nel mercato di maggior tutela.
“Seppur preoccupanti e maggiori di quanto ci aspettavamo – sottolinea Angelozzi – gli aumenti non sono inaspettati: abbiamo riscontrato nel corso dell’intero anno continui aumenti dei prezzi legati all’andamento della borsa elettrica. Negli ultimi mesi abbiamo poi preso atto che le tariffe nel libero mercato erano letteralmente schizzate in alto. Una cosa che non si vedeva dal 2007, prima della crisi della Lehman Brothers. A questo punto ci aspettiamo che vi sia una conseguente azione contenitiva delle tariffe da parte del Governo, che noi in questo momento vediamo sostanzialmente possibile solo con l’abbattimento o l’azzeramento degli oneri generali di sistema che incidono in maniera pesante sulla bolletta dell’energia elettrica. Provvedimento già preso nei mesi estivi a favore delle piccole imprese in bassa tensione, ma che auspichiamo venga applicato a tutto il sistema imprenditoriale e alle famiglie”.
“Per quanto riguarda l’energia, con il nostro consorzio CAEM, realtà di riferimento di 30 associazioni del Sistema Confartigianato che si occupa di negoziare le tariffe di energia elettrica e il gas e che eroga i suoi servizi anche in Abruzzo attraverso l’associazione Chieti L’Aquila – prosegue il presidente – siamo riusciti a definire per il 2021 tariffe fisse che sono la metà di quelle che il mercato propone oggi, ma stante la situazione è chiaro che per il 2022 punteremo con buona probabilità su tariffe indicizzate che seguano gli andamenti della borsa elettrica e che, nel caso di ribasso della stessa, permetteranno conseguentemente l’inversione di tendenza verso il basso delle tariffe dell’energia elettrica. Per le utenze domestiche, abbiamo invece un importante accordo con AIM Energy che prevede un forte sconto rispetto alle tariffe stabilite trimestralmente da Arera, l’Autorità per l’energia e il gas”.
“Siamo però preoccupati anche per le tariffe del gas in quanto anche in questo caso siamo di fronte a una crescita dei costi notevole, dovuta soprattutto al fatto che le riserve di gas degli stati sono molto indietro rispetto alle attese, comportando in questa maniera l’aumento dei costi per il fatto che ci si avvicina all’inverno e ancora non si è coperti. Gas che peraltro incide pesantemente anche sui costi dell’energia elettrica, visto che molte delle nostre centrali funzionano con tale materia prima. Prevediamo quindi mesi pesanti – conclude Angelozzi – ma ci aspettiamo dal legislatore un pronto intervento per il contenimento dei costi che, se non approvato, metterebbe veramente in difficoltà famiglie e imprese”.