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TAGLIO DEL NASTRO AD AMAZON

E  MARSILIO INVOCA IL RISPETTO DEL LAVORO E DEI LAVORATORI

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La 2K Engeneering (che aveva acquistato il sito dell’autoporto mai partito dall’ Arap – Regione Abruzzo) ha consegnato al suo committente il grandissimo manufatto in cemento armato, che servirà a raccogliere, immagazzinare, stoccare, inscatolare e rispedire a domicilio milioni, anzi miliardi di merce. Tutti lo sapevano (e dicevano) avendolo dedotto dalla mole dell’investimento (150 milioni di euro), ma pubblicamente non era stato mai ufficializzato che a commissionare i lavori alla 2K ci fosse Amazon. Ora lo sappiamo ufficialmente.

Finalmente la multinazionale di Bezos ha preso possesso del suo cantiere a San Salvo per portarlo a termine. Ed hanno preso forma anche i dirigenti delegati a queste procedure, a partire dall’ A.D. e dai suoi più diretti collaboratori. Costoro hanno organizzato il taglio del nastro del cantiere riservato ad una trentina di persone. Tra cui ho avuto il privilegio di starci pure io, insieme ai miei colleghi della stampa.

L’evento si è svolto nel pomeriggio di venerdì 24 settembre alla presenza dello Stato, molto Stato. C’erano un senatore e un deputato, il presidente della Regione, il prefetto, il questore, il sindaco, tre assessori, il presidente del Consiglio comunale ed i capi delle Forze di polizia. Insomma, i rappresentanti del potere legislativo ed esecutivo e i rappresentanti del cosiddetto “quarto potere”, cioè la stampa.

Hanno parlato due manager, il presidente della Regione ed il sindaco. Tutti soddisfatti della opportunità che Amazon dà a questo territorio. I manager hanno fornito i numeri e soprattutto confermato la volontà per un investimento sostanzialmente sostenibile sul piano ambientale. Il sindaco ed il presidente della Regione hanno sottolineato la comune volontà della politica che ha consentito la vendita dell’ autoporto e l’approvazione di tutte le autorizzazioni in brevissimo tempo per poter “cogliere l’opportunità”, che Marsilio ha anche tradotto in numeri: 1.000 posti di lavoro diretti in tre anni, oltre a molti altri che saranno generati dal cosiddetto indotto.

Potremmo dunque dire che si è trattato di una cerimonia ordinaria: un colosso mondiale va in territorio di provincia, fa un grande investimento in questi tempi di crisi e pandemia e dunque viene accolto “con la dovuta cortesia istituzionale” dallo Stato. Eppure c’è stato un piccolo “fuoriprogramma”, che ad uomo di sinistra, come me, non poteva sfuggire: l’ha messo in atto  un autorevole uomo della destra sociale (non a caso), Marco Marsilio. Il quale ha ricordato ad Amazon il valore sociale delle Imprese e la necessità di rispettare il lavoro ed i lavoratori, perché “non siamo più alle alienanti catene di montaggio di inizio secolo”.

Bene Presidente Marsilio ! Lei ha avuto il coraggio di parlare di un problema serio. L’ha fatto con l’autorevolezza che le dà il Suo Ufficio e con la diplomazia del politico di lungo corso. Eravate solo otto politici in questa cerimonia: due parlamentari, Lei della Regione e cinque amministratori comunali (sindaco, presidente del Consiglio comunale e tre assessori) e Lei ha mostrato la schiena dritta della classe politica, che riesce a chiedere ad una Grande Multinazionale il rispetto del lavoro e dei lavoratori. Del resto questo è un territorio, che affonda le sue radici nella cultura contadina, che sa dare, ospitare e rispettare. Ma parimenti esige altrettanto rispetto.

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