CUPELLO - I prossimi 30 aprile e 1, 2 e 3 ,maggio a Cupello ci sarà il Carciofestival. È l’ennesima nuova denominazione che si dà alla più tipica e nota Sagra del carciofo Cupellese. Il Carciofestival arriva dopo le varie edizioni della Carciofesta che fu la prima denominazione data dall’amministrazione comunale protempore nell’edizione del 2005.
Rispetto all’edizione di quest’anno apprezzo il ruolo da protagonista che si è ridato alla Pro Loco di Cupello. La Pro Loco, sin dagli albori di quanto fu promossa la prima edizione della Sagra del carciofo, è stata sempre in prima linea nel promuovere la manifestazione tipicamente cupellese ma che poi via, via ha interessato tutto il Vastese arrivando a toccare gli interessi nazionali ed esteri.
Questo è accaduto sino a quando, nel 2005, gli fu espropriata l’iniziativa con una prepotenza inusitata da parte di chi voleva cocciutamente riscrivere la storia e le tradizioni di Cupello con la presunzione di voler far passare per 'nuovo' cose per nulla tali, ma frutto di conoscenze e apprendimenti avvenuti altrove grazie proprio al buono, umile e generoso lavoro portato avanti con gli anni dalla Pro Loco.
In questa edizione apprezzo anche lo spirito di pieno coinvolgimento delle altre associazioni culturali operanti su Cupello e la volontà di voler reinnestare l’iniziativa in un contesto più ampio di valorizzazione del nostro carciofo prossimo al riconoscimento della D.O.P. utilissimo affinchè gli operatori agricoli possano spuntare prezzi e ricavi più elevati.
L’augurio è che la manifestazione abbia una regolare cadenza annuale e abbia costi modici e sopportabili così come avveniva nei tempi della più nota Sagra del carciofo Cupellese.
Onestamente MAI avrei cambiato denominazione alla manifestazione di promozione del carciofo Cupellese. Ancora oggi non comprendo ne capisco le ragioni per le quali, prima, la ribattezzarono Carciofesta e oggi Carciofestival.
A Ladispoli (Roma), uno dei comuni gemellati con Cupello proprio per la comune tradizione della coltivazione del carciofo, da ben 65 anni continuano a chiamarla sagra la loro manifestazione senza che nessuno provi vergogna e i livelli qualitativi e di partecipazione sono eccellenti. L’altro comune gemellato con Cupello è Benicarlò (Spagna). Lì la chiamano Festa del carciofo e hanno una manifestazione tipicamente simile a quella messa in atto nella Carciofesta e ove c’è una piazza dedicata alla nostra cittadina la quale, quando fu inaugurata, malinconicamente nessun rappresentante dell’allora amministrazione comunale protempore risultò presente!!!
Ancora oggi non ho trovato nessuno che abbia tirato fuori un solo argomento convincente sul perché a Cupello sia così di moda ribattezzare la più nota Sagra del carciofo. La dizione resta intatta come nome e tradizione nella mente, nei cuori e nei sentimenti dei cittadini. Non mi si accusi di tradizionalismo e conservatorismo ma la storia non si cancella con le furbate e le fughe in avanti ma la si migliora e modifica sulla scorta dell’esperienza vissuta con il sano e costruttivo contributo di tutti .
La Sagra del carciofo appartiene a Cupello e ai cupellesi e, mi auguro, che dopo questa edizione si torni all’antico senza vergogna alcuna riconoscendo ad ognuno il proprio ruolo e funzione e lasciando alla nostra comunità il sacrosanto diritto all’autodeterminazione nel rispetto che gli si deve di essere libera ed autonoma nelle proprie scelte.