Cesare Altieri è il nuovo presidente provinciale della Cna di Chieti.
Lo ha designato ieri sera l'assemblea elettiva della confederazione artigiana, tenuta al Palazzo Sirena di Francavilla al Mare in una sala gremita. Succede a Giuseppe Troilo che ha guidato l'associazione artigiana negli ultimi anni e ha aperto i lavori.
Quarantacinque anni, di Vasto, una laurea in Economia conseguita all'Università degli Studi del Molise di Campobasso, Cesare Altieri è titolare dell’azienda di famiglia, specializzata nell’installazione e assistenza di impianti termici e di condizionamento. Arriva alla presidenza con curriculum di "dirigente di lungo corso", nonostante la giovane età . Negli ultimi 12 anni, infatti, ha ricoperto diversi ruoli di direzione e responsabilità , contribuendo in modo significativo allo sviluppo dell’associazione sul territorio: dapprima come presidente regionale dei Giovani Imprenditori CNA (incarico che ha mantenuto fino al 2017) e successivamente come presidente regionale dell’Unione Installazione e Impianti. Incarico, questo, in cui si è distinto per una forte spinta al lavoro di formazione delle imprese.
Rinnovato, con lui, anche il gruppo dirigente confederale che lo affiancherà nei prossimi anni: della nuova presidenza faranno parte - con Letizia Scastiglia direttrice - anche Anna Rita Bianco, Francesco Carullo, Ilaria Del Borrello, Daniela Giangreco, Ivano Lapergola e Anna Consiglia Ranieri.
L'appuntamento di ieri, concluso da Nicola Tosi, direttore della Divisione Organizzazione e Finanza della Cna nazionale, ha visto anche l'importante contributo di riflessione, proposto alla platea di ospiti e delegati - presenti tra gli altri il presidente e il direttore regionale Savino Saraceni e Silvio Calice - da un testimonial d'eccezione come il professor Alfredo De Massis dell'Università ‘d’Annunzio' di Chieti-Pescara. Considerato uno dei massimi esperti internazionali nel campo del passaggio generazionale nel mondo dell'impresa, De Massis ha proposto una riflessione sulle sfide e le opportunità che soprattutto nel mondo della micro e piccola impresa (dove ancor più forte resta il vincolo familiare) questo fenomeno comporta. Argomento, questo, su cui si è soffermato anche Tosi, ricordando a sua volta, anche attraverso l'indagine condotta a livello nazionale nel corpo associativo, quanti siano ancora ragioni, ostacoli e vincoli che impediscono o rallentano una transizione verso il passaggio delle nuove generazioni alla guida delle aziende. Tema, questo, connesso più in generale ai problemi della trasmissione d'impresa: sono tante, ancora, le imprese in salute che cessano la propria attività per mancanza di un ricambio, che avvenga o meno in ambito familiare.
Molti ieri anche gli ospiti istituzionali presenti, che hanno voluto sottolineare il ruolo di rappresentanza del mondo della micro e piccola impresa che la Cna di Chieti esprime: l'assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca; il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Daniele D'Amario; il presidente della Provincia, Francesco Menna; il presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara, Gennaro Strever; il vicesindaco di Francavilla al Mare, Williams Marinelli.
Nel suo primo saluto alla platea, dopo l'elezione, Altieri ha voluto sottolineare l'onore e la responsabilità che lo legano al nuovo incarico. E indicato anche gli assi "strategici" attorno a cui costruirà la propria agenda di lavoro alla guida della Cna, in un territorio che da sempre rappresenta in Abruzzo un punto di riferimento e un'eccellenza per il tessuto produttivo: rafforzamento del sistema economico locale e apertura per le imprese al mercato internazionale; sfida dell’intelligenza artificiale; digitalizzazione; rilancio del Gruppo Giovani; formazione continua; riorganizzazione interna; rafforzamento della collaborazione con tutto il sistema Cna in Abruzzo. "Non esiste grande impresa che non sia nata da una piccola idea - ha sottolineato dopo aver ringraziato il gruppo dirigente uscente - e per far questo serve un processo costante di ascolto degli imprenditori: creare sinergie e ricostruire fiducia serve a rafforzare una presenza sui territori".