CELENZA SUL TRIGNO – Il 17 e 18 febbraio scorsi si è rinnovato il patto d’amicizia tra le comunità di Celenza sul Trigno e Vernio, in provincia di Prato. Qui si è tenuta la tradizionale Festa della Polenta che ha origini antichissime.
Quella di quest’anno è stata la 437esima edizione. Conosciuta anche con il nome di Festa della Miseria, l’evento vuol ricordare la carestia del 1512 causata dall’invasione spagnola passata alla storia come ‘Sacco di Prato’. Vernio fu uno dei paesi più colpiti e la popolazione stremata fu aiutata dai conti Bardi che distribuì polenta di castagne, aringhe e baccalà .
Ogni anno la tradizione si arricchisce con la partecipazione di sbandieratori e cortei di figuranti in abiti tipici (oltre 600) provenienti da varie parti d’Italia e Toscana (presenti anche i rappresentanti del Calcio Storico Fiorentino).
A Vernio è presente una folta comunità di emigrati celenzani e il legame con la terra d’origine è ancora molto stretto. Sollecitati proprio dagli originari abruzzesi le due amministrazioni hanno instaurato i primi rapporti quattro anni fa e da due anni le visite hanno assunto il carattere dell’ufficialità .
Presenti quest’anno per l’occasione il sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini e alcuni rappresentanti della Pro Loco e Protezione Civile ricevuti dal primo cittadino di Vernio (Paolo Cecconi), presidente dell’Unione dei comuni della Val di Bisenzio (Marco Ciani) e dal presidente della Società della Miseria (Pietro Sarti). Alcuni membri della delegazione abruzzese erano presenti in costumi tipici abruzzesi.
I rappresentanti istituzionali toscani torneranno in Abruzzo ad agosto in occasione della festa del santo patrono di Celenza, San Donato.
Entusiasta il sindaco Venosini: «Per noi è ogni volta un orgoglio partecipare a una tradizione così sentita alla quale prendono parte istituzioni storiche importanti. I nostri concittadini celenzani ormai sono parte della società di Vernio, perfettamente inseriti, ma sono ancora legati moltissimo alle proprie origini».