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L'ENDORSEMENT DI RAFFAELE STAMPONE PER NICOLA ARGIRO'

AL POSEIDON NICHY CELEBRA L'AMICIZIA

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Chi ha iniziato a seguire la diretta streaming della chiusura della campagna elettorale di Nicola Argirò da un certo punto in poi ed ha visto con lui, sul palco allestito al Poseidon, il “comunista” Raffaele Stampone chi sa cosa avrà pensato. Ovviamente i trecento presenti (elettori ed amici di sempre) hanno capito la ragione dell’originale presenza marxista-leninista su quel palco. Dove più che un politico si celebrava un Amico. Ma andiamo per ordine.

Argirò ha scelto San Salvo per “chiudere” il suo rientro in grande stile nella politica regionale (dopo otto anni di assenza e l’ultima candidatura comunale che lo ha riportato in Consiglio, ma tra i banchi della minoranza). Ha riunito trecento amici suoi e della sua famiglia. Ha spiegato, con un po’ di emozione, i motivi di questa sua candidatura tra le fila della Lega, per indicazione del Movimento civico Azione politica di Gianluca Zelli. Ha raccontato le sei volte in cui è stato eletto in Comune, le due in Provincia dove è stato assessore al bilancio e quella volta alla Regione, dove è stato presidente della IV Commissione Industria e lavoro.

Quindi ha dato la parola a due Amici storici: Aldo Patriciello, il parlamentare europeo che è stato grande Amico del papà, don Mario Argirò, e Tonino Marcello, il coordinatore di Azione politica, a cui ha fatto da testimone alle nozze. Il primo ha ricordato il legame tra le due famiglie ed il valore dell’Amicizia; il secondo, proprio tornando su questo concetto, ha scandito “Nichi è un vero Amico che non mi ha mai fatto fregature, per questo gli ho volentieri ceduto la mia candidatura”. Poi si è detto felice di questo bagno di folla, con trecento coraggiosi “che non hanno avuto paura a partecipare, nonostante i rimproveri che non dovrebbero esserci nel 2024”. Ma si sa che c’è chi fa politica in modo scorretto, anche se sono pochissimi: Argirò aveva già anticipato di avere ricevuto scorrettezza da parte di una sola candidata.

Dopo Marcello, è la volta di una donna, anche lei candidata nella Lega, come rappresentante del Movimento di Zelli. Si tratta di Romina Di Credico, farmacista di Chieti, dove farà votare Argirò. Come lui farà votare lei in questa zona. Ma solo se non troveranno candidati del territorio. Poi più esplicitamente: “Dove troviamo un elettore che vuole votare Sabrina Bocchino noi non gli diciamo mica di non votarla, perché tra noi c'è rispetto”. Già, il rispetto e l'educazione, valori che la stessa Di Credico ha trovato nel suo compagno di lista.

E a proposito di “compagni”, ecco salire sul palco, prima della degustazione delle penne all’arrabbiata (che per la verità sono le uniche ad essere arrabbiate, visto che il clima è assolutamente festoso), Raffaele Stampone, avvolto in una kefiah palestinese. Che dice: “Ho sul comodino il Manifesto del partito comunista di Carlo Marx e voterò Luciano D' Amico. Ma devo dirvi che nell'ultima campagna elettorale comunale (fatta nella stessa lista a sostegno di Fabio Travaglini, nda) ho scoperto le doti umane di Nichy e lo considero un maestro, oltre che una persona seria". Prima di scendere il “comunista” Stampone abbraccia “l'Amico Argirò”. 

Un abbraccio sincero che insegna e conferma: si può essere amici anche appartenendo a schieramenti diversi. L'importante è non darsi fregature. Cosi come si può essere nemici anche appartenendo allo stesso schieramento… se si danno fregature. Ma su questo si era già espresso Tonino Marcello, per conoscenza personale.

 

 

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