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Disagi interminabili sulla A14: il tratto abruzzese soffocato dai cantieri

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Il tratto abruzzese dell’A14, da tempo arteria fondamentale per i collegamenti tra nord e sud, si è ormai trasformato in una vera e propria mulattiera. Un percorso disseminato di cantieri, restringimenti di carreggiata e deviazioni continue, che costringono gli automobilisti a viaggiare tra code interminabili e rallentamenti estenuanti.
 

I lavori, avviati da anni e ancora ben lontani dalla conclusione, rappresentano una beffa per una regione che ama definirsi moderna e proiettata verso il futuro. Le lunghe code che si formano quotidianamente, soprattutto nei fine settimana e nelle ore di punta, mettono a dura prova la pazienza dei viaggiatori e incidono pesantemente sui trasporti commerciali e turistici.
 

Non è solo una questione di disagi: l’A14 è diventata una strada pericolosa. I cantieri, spesso segnalati in modo sommario o male illuminati, rappresentano un rischio concreto per la sicurezza, soprattutto durante la notte, quando le condizioni di visibilità si riducono e la carreggiata si stringe all’improvviso.

 

A rendere il quadro ancora più sconcertante è la questione dei pedaggi. Nonostante la qualità del servizio sia ormai al minimo storico, i costi di percorrenza restano invariati. Gli automobilisti continuano a pagare tariffe piene per un’infrastruttura che di efficiente ha ben poco. In un contesto simile, sarebbe logico prevedere una sospensione o una riduzione dei pedaggi nei tratti interessati dai cantieri, ma tutto continua come se nulla fosse.

 

Tra promesse di ammodernamento, lavori infiniti e ritardi cronici, l’A14 abruzzese è diventata il simbolo di un’Italia che si ferma ai caselli, bloccata nel traffico e costretta a pagare il prezzo – salato – della propria inefficienza.

Servizio Ercole d'Ercole

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