La prima volta che partecipai ad una riunione di redazione fu nel 1981: il giornale si chiamava Collage, il direttore era Giovannino Artese, il caporedattore (o comunque colui che io consideravo tale) era Angelo Pagano, nella cui casa ci eravamo riuniti con Vitaluccio Artese, Romano Bolognese, Angelo Di Pierro ed altri amici, tutti più grandi di me. Oltre che degli articoli (io feci uno sui giovani) parlammo dei costi che portava quella pubblicazione, dei tempi relativi, della impaginazione e soprattutto della distribuzione, perché affinché fosse il nostro giornale allora andava “recapitato”.
Da allora son trascorsi ben trentanove durante i quali ho partecipato a tante altre riunioni di redazioni, l’ultima delle quali l’ abbiamo avuto la sera del 15 gennaio scorso. Stavolta il giornale si chiama Trigno.net., il direttore sono io, il caporedattore Nicola Dario. Ci siamo riuniti nella sede di redazione, che sta a Corso Garibaldi a San Salvo, dove “di persona personalmente” c’erano, oltre a me, l’amico Hamid Hafty (mediatore culturale della comunità marocchina) e l’ editore Fabio Travaglini, che ci ha anche messo a disposizione la sede.
Siccome c’è il covid la riunione l’abbiamo fatta da remoto, come si dice adesso e come quarant’anni fa sarebbe stato inimmaginabile: dall’altra parte del computer c’erano Nicola Dario, Marisa D’ Alfonso, Rodrigo Cieri, Ernano Marcovecchio, Simone Agostino, Antonio Sammartino. Gli assenti, come Filippo Sammartino, Nino Orlando ed altri non hanno partecipato, perché erano impegnati.
Diversamente da quella volta di tanti anni fa non abbiamo dovuto discutere di impaginazione, di diffusione, di costi di stampa: il giornale è on line e quindi preimpaginato, si diffonde coi moderni mezzi e arriva fin dentro le tasche dei lettori (via social), addirittura meglio dell’ 81, allorquando lo mandavamo casa per casa.
Abbiamo già un migliaio di lettori al giorno e non è poco, visto che abbiamo iniziato un mesetto fa, ma pensiamo di avere molte potenzialità, perché abbiamo quasi in ogni Comune della Vallata del Trigno un corrispondente, che è anche ben inserito nel tessuto locale. Oltre alle “notizie di agenzia”, quelle che mandano gli Uffici stampa dei Comuni, dei sindacati, dei partiti, delle associazioni datoriali, di Enti come Regione, Asl, Camere di commercio, Carabinieri, ecc… abbiamo deciso di produrre per i lettori editoriali sulle tematiche d’attualità e su ciascuna comunità, a partire da curiosità e particolarità, come il fenomeno (sociale) dei neorurali a Tufillo o del rapporto delle comunità croato-molisane con la “Madre Patria”.
Sono sufficienti le pubblicazioni (senza censure) dei comunicati degli ambientalisti e delle risposte degli assessori all’ambiente ? O delle Asl e dei Tribunali del diritto del malato ? O delle Opposizioni e delle Amministrazioni ? E bastano gli articoli “di colore” sulle nostre millenarie comunità ? No, perché ci proponiamo di essere la coscienza critica del territorio, facendo nostra, di tutta la redazione, una suggestiva proposta di Nicola Dario.
A pensarci bene anche in quella prima riunione di redazione con Giovannino e gli altri ci proponevamo di essere la coscienza critica (allora solo di San Salvo, perché Collage era fatto da soli sansalvesi). Ora come allora vogliamo essere critici, ma non nel senso di rompicoglioni. Vogliamo approfondire, sviscerare, fare inchieste, dare numeri, stimolare, perché la nostra natura (la mia e penso anche la natura di chi sta a Trigno.net) è quella di non limitarsi a conoscere i fenomeni e a farli conoscere, ma a cercare di capire perché accadono. Poi è ovvio che quando ci si chiede perché si è portati a scavare, interrogare, chiedere, studiare: speriamo di poterlo fare, nell’ interesse dell’ intero territorio del Trigno.