Ricordiamo che c’è stato un momento verso la metà di febbraio in cui l’Abruzzo è stato uno dei poli più colpiti dalla pandemia del Covid-19, a causa della variante inglese, intasando l’ospedale di Pescara e portando alla necessità di proclamare una nuova zona rossa.
Ebbene, venerdì scorso a poche ore dalla festa dei lavoratori ben 64 Oss, che per tutto il periodo della pandemia hanno combattuto in prima linea rischiando la vita, hanno ricevuto una Mail che recitava: “Il suo contratto termina oggi”.
Le parole più difficili da leggere, anche per migliaia e migliaia di altri lavoratori di diverse categorie, dalla logistica ai collaboratori scolastici che si son visti recapitare messaggi simili in questi mesi.
L’Asl si giustifica dicendo che tale procedura è dovuta ad un “doveroso avvicendamento del personale in somministrazione con personale reclutato attraverso la graduatoria della Asl di Pescara", che avrebbe portato all’assunzione di altre 100 Oss.
Per noi questa non è una giustificazione, ma anzi è la riprova che anche con la scusa di creare nuovi posti di lavoro, si nasconde la vergognosa pratica di trattare come USA E GETTA decine di lavoratori che hanno rischiato la propria salute per difendere quella degli altri.
Oggi è toccato a loro, domani magari toccherà ai nuovi lavoratori, dopodomani a ognuno di noi.
Questo é il malato sistema padronale, di cui qualcuno avrebbe dovuto parlare sul palco del primo maggio.
Che nessuno creda che tali dinamiche possano essere eliminate con il prossimo burattino inviato dall’Europa.