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FRATOIANNI BENEDICE L’ESPERIMENTO VASTESE

“Ma per battere la destra bisogna unire Pd, 5 Stelle e Sinistra”

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E’ il segretario nazionale di un partito e dunque non si fa prendere in castagna, Nicola Fratoianni. Che è venuto nel pomeriggio di giovedì 16 a Vasto per sostenere la lista di Sinistra italiana, alleata di Dina Carinci, candidata delle 5 Stelle. Noi giornalisti ovviamente cerchiamo di appurare cosa pensi il leader di questo esperimento vastese che vede assieme Sinistra italiana e 5 Stelle, anche perché esponenti autorevoli della lista Sinistra (che invece è alleata di Francesco Menna, candidato del centrosinistra) dicono che la “l’operazione non avesse l’avallo della segreteria regionale”. In realtà l’avvallo c’era e c’è. Non solo quello del regionale (il cui segretario Licheri è presente e conferma), ma anche di quello provinciale e nazionale, i cui rappresentanti pure sono in sala: Alfonso Di Tullio ed appunto Nicola Fratoianni. Dunque non si è trattato di un “capriccio” del segretario zonale Claudio Di Vincenzo, ma di “una convergenza programmatica che lo stesso Di Vincenzo ha trovato con la Carinci, soprattutto per quel che attiene alla partecipazione democratica”. Cosa sulla quale Fratoiani si sofferma, convinto che “i processi politici” siano da costruire sulla base delle situazioni reali.

Per ragioni numeriche, un ‘alleanza Sinistra, 5 Stelle e Pd sarebbe certamente  competitiva con la destra, come si è fatto a Napoli e a Bologna. A Roma (dove l’uscente Virginia Raggi dovrà vedersela con Roberto Gualtieri, centrosinistra, e Carlo Calenda, Azione  e Italia viva), invece non è stato possibile. E neanche a Vasto, dove non sostengono il candidato di centrosinistra Sinistra italiana (alleata con la candidata pentastellata) ed Azione (alleata con la civica Alessandra Notaro). Cosa genereranno queste “divisioni” ? Molto probabilmente i ballottaggi. Quindi la vera partita si giocherà al secondo turno. Proprio per questo il senatore Gianluca Castaldi, galvanizzando la sua base, ha detto che la Carinci entrerà al ballottaggio e poi riuscirà a battere Menna. Questo nell’ ipotesi che al primo turno nessun sindaco designato riuscisse a prendere il 50% + 1 e che arrivassero Menna – Carinci nelle prime due posizioni. Laddove, invece, al ballottaggio dovessero entrare Menna e Notaro o Menna e Giangiacomo cosa farebbero le 5 Stelle ? Cosa farebbe Sinistra italiana, che “teoricamente” potrebbe allearsi con Menna contro le destre ? Anche su questo, Castaldi (che oramai non è più un novizio della politica) ha detto: “comunque vada noi staremo insieme”, perché – chiosano all’ unisono Dina Carinci e Claudio Di Vincenzo – “ abbiamo la stesse vedute su molti problemi e battaglie da fare”

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