Nella chiesa di S. Michele di Baranello si conserva un bel quadro di S. Gennaro di cui si sconosce il nome dell’autore e quello del committente.
Egualmente non si conosce l’epoca in cui fu eseguito. Però mi viene il sospetto che si tratti di un’opera realizzata nella seconda metà del XVI secolo al tempo in cui tenutari del feudo di Baranello erano i de Gennaro.
Baranello era appartenuto fino alla metà di quel secolo ai d’Avalos e poi a Camillo Caetani. Dal Caetani fu ceduto a Fabrizio discendente (forse figlio) di Francesco de Gennaro titolare di Guardiaregia. Sul possesso del feudo nacquero dispute giudiziarie che si conclusero nel 1576 quando fu messo all’asta e passò nelle mani degli Imperato di Spinete. Nessun documento collega questo quadro ai de Gennaro però vi è una circostanza che porta a ricondurre a questa famiglia la committenza.
Infatti per tradizione non confermata da nessun documento i de Gennaro sostenevano di essere discendenti dalla stessa famiglia del S. Gennaro vescovo e martire di Napoli. Conseguentemente S. Gennaro è il protettore della famiglia.
I caratteri stilistici del quadro sono tipici proprio della seconda metà del XVI secolo, cioè del periodo in cui questa famiglia ebbe Baranello. In particolare si osservi la sopravveste dei due angeli superiori che presenta una vita molto alta, secondo la moda del tempo.I due angeli reggono la corona del martirio e il pastorale. S. Gennaro è ritratto negli abiti vescovili con mitra e piviale bianco riccamente decorato sotto il quale si vede la stola con il medesimo decoro. In basso due angeli seduti reggono da una parte un evangelo e dall’altra un vassoio sul quale sono appoggiate due ampolle di vetro che contengono il sangue miracoloso del santo.